martedì 20 agosto 2024

#Asoiafepicstories:" L'eroe epico e tragico"

 
  • Caratteristica delle opere di G G R Martin, soprattutto della saga ASOIAF, "A song of ice and fire", è il superamento dei canoni tradizionali del fantasy; il suo racconto fin dal titolo della saga ci dice che è epico e i suoi eroi non sono principi o prescelti senza macchia e senza paura, ma come nelle gesta dell'epica classica e medievale, l'eroe compie la sua missione commettendo errori e in eterno conflitto con se stesso. Gli eroi epici sono personaggi tragici.
  • Tòpos fondamentale  dell'eroe dal quale non si può prescindere è l'obiettivo finale, che deve portare a compimento. Durante la sua vita egli può anche istituire un modus vivendi, egli cioè diventa una sorta di colonizzatore o civilizzatore che introduce nuovi elementi nel determinato ambiente in cui si trova in quel momento. Diventa quindi un eroe culturale; nella mitologia greca se ne hanno vari esempi, come Orione, Orfeo, Diomede; nella saga martiniana tali eroi sono rappresentati da Jon e Daenerys, durante il loro cammino, nel perseguimento del fine ultimo, il primo fa oltrepassare la barriera ai bruti, nemici secolari dei 7 regni,  la seconda libera gli schiavi, mettendo in discussione un sistema economico. La tragedia consiste proprio nella drammaticità tangibile del conflitto che l'eroe vive, costretto a scelte difficili e scomode e non in linea con la convenzione sociale, anzi spesso in contrapposizione netta con questa.
  • L'eroe classico è Kalòs, kai agathòs (bello e buono) e rispecchia solitamente i valori aristarchici, basati sul principio del migliore, del nobile, in cui si riconoscevano i semi-Dei e gli esponenti della Kalokagathia della Grecia  pre-ellenistica, inteso come ideale che congiungeva la bellezza fisica all'agathìa, ovvero la bontà derivante dalla loro istruzione. Infatti, gli eroi, soprattutto nell'Iliade, possono dirsi, storicamente parlando, degli aristocratici. Essi sono i comandanti dell'esercito, Achille, ecc... e nel periodo nel quale i poemi omerici si svolgono, età micenea, a detenere il potere erano le famiglie aristocratiche, dalle quali provenivano i Re delle varie città; stesse caratteristiche che si ritrovano nell'epica medievale: Carlo magno, Orlando, Artù, Tristano, ecc... In Asoiaf i nostri eroi sono tutti i giovani esponenti delle famiglie più blasonate, rampolli della più nobile schiatta: Daenerys, Jon, Rob, Arya, Jaime,  Quentin,  Brienne, ecc... 
  • Quando un eroe perde, con lui perdono famiglia e patria, con la morte di Ettore muore un'intera città e civiltà quella di Troia; così come accade alla dinastia Targaryen con la morte e sconfitta di Rhaegar e alla casata Stark  con la morte di Ned e Rob.


L'Eletta

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