The Witcher
Netflix ha caricato da poco più di 10 giorni la seconda stagione dello "Strigo".
La prima stagione non aveva suscitato in me interesse, anzi l'avevo bocciata su tutta la linea. Una CGI praticamente elementare, qualità delle immagini scadente, fotografia pessima, costumi insomma, ecc... Certo rispecchiava anche il budget investito. La cosa che mi piaceva meno era la scrittura, una narrazione completamente slegata, estemporanea, nessuna coerenza fra una scena e l'altra, nessuna spiegazione visiva o dialogata del continente in questione , ne tanto meno un leit motiv che desse unità alla storia. Curiosa, visto il successo della serie e il seguito della saga con relativo video gioco, ho dato un'occhiata ai libri. Più per confermare ciò che pensavo, non per leggerli. Effettivamente gli 8 episodi del 2019 rispecchiavano la scrittura dell'autore. In sintesi non sono una fan di Sapkowski.
La seconda stagione , però, mi ha piacevolmente impressionata. E' notevolmente migliorata la qualità tecnica, la regia e il montaggio risultano più compositi, in altre parole è aumentato il budget di produzione, ma soprattutto si nota una scrittura diversa, migliore. Se la prima stagione era un adattamento dei libri, questa seconda direi che è più... liberamente tratta. The Witcher 2 ha una maggiore linearità, delinea il focus narrativo sulla figura di Cirilla e struttura personaggi e luoghi ricorrenti legandoli direttamente alla vicenda centrale. Certo sono ancora presenti degli errori: i costumi che spaziano dal medio-evo al 500' , lo sguardo spesso vitreo di alcuni protagonisti, l'utilizzo del personaggio Ranuncolo. In generale la storia scorre piacevolmente e in modo avvincente. In sintesi, la seconda stagione è migliore della prima, sia per qualità tecnica che narrativa, il colpo di scena finale, naturalmente non per chi ha letto i libri, stimola al punto giusto l'hype per l'attesa terza stagione.
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