giovedì 18 agosto 2022

Waiting for ... House of the Dragon




In rete arrivano molti commenti più che positivi da chi ha assistito alla premiere di House of the dragon.  Tutto questo entusiasmo sulla prima puntata, addirittura pare abbia una scrittura migliore della prima stagione di Game of thrones, ammetto, mi mette paura. Parecchia ansia, perché aumenta quelle  aspettative già infrante e ferite tre anni fa. Ho amato la sceneggiatura della prima stagione del Trono di Spade, non aveva il budget delle ultime stagioni ma la scrittura era magnifica e anche , a mio parere, la qualità visiva. Certo  siamo tutti d'accordo sulla qualità dei costumi, che contribuivano all'immaginario del worldbuilding pseudo-medievale creato da G.R.R. Martin, per non parlare dell'assoluta bellezza delle musiche di Ramin Djawadi che, come il pifferaio magico, mi condussero alla visione della prima stagione. Qualità di costumi e musica che si ripete in questa produzione  come abbiamo visto dalle interviste, dai trailer e dalle foto rilasciate. L'aumento del budget e il più marcato utilizzo della CGI non hanno, però, portato bene alle ultime stagioni del "Trono" che hanno peccato in quel lavoro qualitativo di scrittura che mi ha fatto innamorare della serie e indurre a leggere i libri della saga "A Song of Ice and Fire". 
Nella scrittura delle ultime stagioni mancavano i nessi logici e la coerenza semantica non solo con le stagioni precedenti, ma anche da una scena all'altra. Il problema maggiore, rispetto la pessima scrittura delle ultime stagioni è indubbiamente dovuto alla mancanza dei libri conclusivi della saga. Questa nuova produzione prequel HBO del "Trono di Spade" non ha le stesse scuse, la storia è già tutta scritta in Fire & Blood (Libro appendice delle "Cronache" scritto sottoforma di saggio storiografico), motivo per cui non manca il materiale su cui lavorare ed anche il finale è bello che scritto; uno degli show runner è Ryan J Condal, grande estimatore e conoscitore del lavoro di Martin, non solo per quanto riguarda le "Cronache" ma anche per quanto riguarda tutte le sua altre produzioni letterarie, l'altro è Miguel Sapochnik, già regista di diversi episodi del "Trono"; la collaborazione con l'autore G.R.R. Martin pare sia stata particolarmente assidua e attiva, per cui gli elementi per una buona scrittura e conseguente produzione ci sono tutti. Uno dei problemi di Beniof e Weiss, oltre alla mancanza degli ultimi libri, e quindi di materiale, è che i due non amavano la saga di Martin, loro stessi hanno dichiarato ciò,  hanno voluto appositamente introdurre delle modifiche per sveltirne la conclusione e rendere più attraente la serie a un pubblico "poco colto".  Talmente l'hanno semplificata  che hanno dovuto fare lo  spiegone, in prima persona, su certe scene.  Se un film lo devi spiegare, beh... è chiaro che non ha funzionato. Questa prima stagione di House of the Dragon pare abbia avuto tanto amore, per ciò speriamo bene. Ma finché non vedo, dubito.
 I miei dubbi riguardano più che altro il collegare House of the Dragon al "Trono", che è giustissimo se collegata con elementi presenti nelle prime stagioni di GOT e canonici ai libri, mentre suscita in me una certa "intolleranza" se dovessero collegarla alla 8 di GOT perché per l'ennesima volta l'opera verrebbe snaturata per rispondere a un esigenza di marketing e continuità che, a mio avviso farebbe scadere la produzione verso la mediocrità, non contribuendo più alla diffusione di quella notevole produzione letteraria che sono Le cronache del ghiaccio e del fuoco. I commeti di Elio e Linda su westeros.org e twet di Youtuber internazionali presenti alla premier parlano di collegamenti canon a GOT e soprattutto ad ASOIAF. Che dire, mancano 3 giorni,incrociamo le dita. 
Nota:  non ho fatto spoiler ma se siete curiosi sui vari indizi sul blog trovate le news. 

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