Le interviste e i video ci hanno messo un hype pazzesco, io sicuramente fibrillavo. Alle 3 del mattino di oggi ero già piazzata davanti allo schermo, pronta a non farmi sfuggire la minima sfumatura. L'intro è di un'incredibile suggestione, la camera si apre in prospettiva per poi fare una panoramica dall'alto della fortezza di Harrenal dove tutti i lord dei sette regni sono riuniti per il concilio del 101 voluto da Jahaerys I Targaryen, (Il conciliatore) detto il "Vecchio Re", avendo regnato per più di 50 anni. Il modello della fortezza di Harrenal è lo stesso di quello utilizzato per GOT,che riprende le illustrazioni del volume "Il mondo del Ghiaccio e del fuoco". ma con un effetto visivo che rende il castello più grande, immenso, l'unico posto in tutti i sette regni che potesse ospitare il concilio del 101. Le mura sono nere e fumose, risentono ancora del fuoco del drago di un secolo prima. In questo prologo regia e fotografia si incontrano in un connubio perfetto per darci l'impressione della maestosità, grandezza e opulenza del momento, del luogo e della dinastia Targaryen, ma anche della potenza del fuoco dei draghi. Il regista Miguel Sapochnik, già regista di diversi episodi del "Trono di Spade" è oggi uno dei due show runners di questa serie, insieme allo scrittore Ryan J Condal. altra vecchia conoscenza è il direttore della fotografia Fabian Wagner, ovvero "l'estraneo" colpevole del buio dell'episodio della "Lunga Notte", il vero Night King. Io direi che il buio della 8X03 rappresenta e sintetizza perfettamente tutta la 8.
Il prologo è narrato da una voce femminile che alla fine scopriamo essere di Rhaenyra Targaryen (Emma D'Arcy). Così come nella prima puntata del "Trono di Spade" il prologo ci introduceva al leitmotiv degli "Estranei" qui ci introduce a quello che sarà la storyline principale: "La successione".
Poi arriviamo a quello che, per me, era uno dei momenti più attesi. Si vociferava di un tribute a Daenerys con collegamento alla saga originaria Game of Thrones. Chi ha assistito alla premiere parlava di un tribute che avrebbe fatto piacere agli amanti di Daenerys. Alcune speculazioni, annunciavano, a riguardo che il riferimento alla Madre dei Draghi fosse il finale della 8. Tali speculazioni contraddicevano le recenti dichiarazioni di Martin e Condal che di fatto hanno messo in discussione l'epilogo dello show. Invece: Dissolvenza, schermo nero, musica, simbolo Taegaryen e una scritta
172 anni prima della morte del Re folle Aerys . E della nascita di sua figlia. La principessa Daenerys Targaryen.
172 anni prima di Daenerys targaryen.
Poi vento, nuvole musica avvincente, ed ecco si ode il canto e il respiro del drago, ali sbattono e appare un drago, il cielo azzurro, il tema trionfale, che conosciamo bene di Daenerys. Il drago, montato da una giovanissima e candida fanciulla, vola in direzione Approdo del Re. La fanciulla ha un abito grigio che ricorda quello di Daenerys delle stagioni 6/7. Sullo sfondo, posta sulle sponde delle acque nere sorge grandiosa e possente la Fortezza rossa. La fanciulla e il suo drago planano lungo i tetti della città mentre gli abitanti continuano tranquilli la loro routine. L'atterraggio avviene alla fossa del drago (la stalla dei draghi) un enorme edificio con una grande cupola, la musica si ferma e la fanciulla smonta dal suo drago, il dorato e giovane Syrax. Fine del tributo alla nostra Dany. Inizio della storia.
Viserys è re da nove anni, ha solo una figlia Rhaenyra. La Moglie Aemma Arryn è incinta, il fratello del re Daemon pensa di essere l'erede, il concilio del 101 aveva sancito che doveva essere preferita per la successione al trono la linea maschile. Il primo cavaliere del Re Otto Hightower osteggia il fratello del re. Il concilio prepara il torneo per l'avvento del nuovo erede. Rhaenys, La regina che non fu mai e suo marito Corlys Velaryon, "Il serpente di mare" osservano e criticano la conduzione dei "giochi". Morte della regina e del neonato erede. Fuga di Daemon con il suo drago, la serpe rossa, Caraxes. Proclamazione di Rheanyra quale erede, principessa di Roccia del Drago.
Critics
Bello l'intro su Harrenal e il tribut a Daenerys, come detto regia e fotografia si sposano perfettamente.
Coerente il riferimento a Daenerys e a suo padre, per ricollegare la storia alla saga principale, interessante che non ci sia stato un riferimento più specifico alla serie originaria GOT. Qui aggiungo una mia speculazione, che può essere tranquillamente smentita: cioè ho avuto l'impressione dalle dichiarazioni di Martin e degli Show Runner, e adesso anche dalla prima puntata di HOTD che abbiano l'intenzione con House of the Dragon, di volersi allontanare dal "canon", chiamiamolo così, delle ultime stagioni del Trono di Spade, per riavvicinarsi al canon dei libri. A riguardo, parecchio significativo quando Vyserys racconta a Rhaenyra, alla fine dell'episodio del sogno del ghiaccio e del fuoco di "Aegon il Conquistatore". Qui torniamo all'atmosfera epica iniziale, alla suggestione del presagio e alla riconnessione al canon dei libri. In GOT non viene mai accennato il canto del ghiaccio e del fuoco, qui sì, e viene anche specificato che un o una Targaryen deve sedere sul trono di spade per riunire tutto Westeros al momento che l'oscurità si presenterà. Notare che quando Viserys dice questo avvolge le dita nella "daga" e fa il suo giuramento Lord Stark di Grande Inverno. La daga chiaro riferimento a GOT, al tentato assassinio di Bran e al Night King della 8.
Scenografia e costumi molto curati, tutto più grande, più elaborato, più dettagliato, molto vicino alla descrizione dei libri. Per quanto i costumi abbiano una miglior confezione, rispetto a GOT ricordano l'abbigliamento del medioevo del 1300, mentre in GOT i costumi sembrano sul genere dell'anno 1000. In altre parole, il periodo di House of The Dragon sembra più evoluto rispetto al periodo di GOT che è dopo. Piccola nota, migliorare le parrucche, soprattutto dei personaggi di colore per la prossima stagione.
L'inizio e la fine della puntata li ho trovati ben fatti, come già detto. Non posso dire lo stesso del corpo centrale della puntata che ha un ritmo, a mio avviso, molto lento, manca, in questo pylot, una linea tensiva. La morte di Aemma Arryn è il momento più drammatico e invece non riesce a dare il giusto pathos che una scena del genere dovrebbe dare. Il regista Miguel Sapochnik ci ha abituato a ben altro. Sicuramente ci sarà maggior impatto tensivo nelle prossime puntate.
Altro appunto alla regia, i personaggi secondari, spesso, non sono inquadrati quando intervengano, cio non cotribuisce a focalizzare l'azione, tanto meno il personaggio. Caratteristica che è stata determinante in GOT.
La mattanza delle cappe dorate con la vista del cazzo mozzato e l'orgia simil Dothraki nel bordello di Mysaria da l'impressione di un inciso, messo lì per volantà dei produttori più che degli autori. Senza dimenticare le puttane che guardano dalla griglia che ricorda una delle scene della prima stagione di GOT nel bordello di "Dito Corto".
Gli interpreti: I miei preferiti Rhys Ifans, Otto Hightower; Eve Beste, Rhaenys Targaryen e Steve Toussaint, Corlys Velaryon il serpente di mare hanno padronanza, intonazione, caratterizzazione, presenza scenica. Steve Toussaint, fa superare la mancanza filologica dei tratti Valiriani. Questi tre attori reggono tutto l'impianto drammatico della prima puntata insieme alle due Giovani Alicent hightower, Emily Carey e Rhaenyra Targaryen Milly Alcock, perfettamente in parte con i due giovani personggi. Molto brava la Carey, Alicent Hightower nel mostrare il timore reverenziale verso il padre Otto Hightower Rhys Ifans. Nota dolente i due fratelli Viserys e Daemon Targaryen. Non hanno, a mio avviso il "Fisique du role" e si nota. Matt Smith sembra non aver abbandonato il ruolo di principe consorte di Elisabetta seconda in " The Crown", una canaglia con la testa troppo incassata nelle spalle e priva di fierezza. Mi aspettavo un Jaime Lannister più arrogante, potente e lussurioso, invece... Matt sarebbe stato più in parte in versione Viserys I. Paddy Consedine un Re piùttosto ingobbito, non mi ha convinto.
In generale il mio giudizio è positivo, da amante dei libri non ho potuto non apprezzare i vari riferimenti, citazioni e il corso narrativo. Giusto il ridimensionamento delle età dei protagonisti e l'introduzione di situazioni non presenti nei libri ma funzionali alla coerenza narrativa e allo sviluppo del soggetto. Che dire poi dei Draghi, meravigliosi sia Caraxes che vediamo per un attimo, che Syrax, vero protagonista, il suo volo iniziale vale tutta la puntata. la CGI ha fatto un lavoro sui draghi che si potrebbe definire filologico, le sfumature delle scaglie, la muscolatura, le descrizioni dei libri riportate sullo schermo.
Menzione speciale al sempre perfetto Ramin Djawadi.
In attesa della prossima puntata Dracarys !
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