venerdì 16 settembre 2022

House of the dragon analisi e recensione 1X04: Puntatona!

In questo episodio la mano dello Zione, George R.R. Martin, è chiara, evidente. Chi ha letto i 5 libri delle "Cronache" e conosce il modo di scrivere di Martin non può non notarlo. I rapporti più intimamente familiari costruiti nel sistema delle casate sono il centro di tutto, il fulcro che determina i caratteri, i comportamenti, le personalità dei personaggi. Questo si nota anche nelle prime stagioni di GOT.  I tre Lannister Jaime, Cersei e Tyrion vivono le loro vite nel ricercare la stima, l'approvazione e il compiacimento paterno. Idem per gli Stark, determinati e confusi nel sopravvivere e seguire  gli insegnamenti dell'onorevole Ned, per non parlare della confusione identitaria di Theon GryJoy. Il vissuto familiare, influenza, secondo Martin, la vita da adulti, la concezione delle cose della vita, come nella puntata di oggi, la sessualità. Ma soprattutto si nota dalla narrativa visiva che racconta attraverso un sistema di giustapposizioni. 

Nel primo frame Rhaenyra è a Capo tempesta, ospite di Sir Boremund Baratheon, Julian Lewis Jones siamo nell'ancestrale sala del trono e la principessa accompagnata dalla sua Guardia Giurata Sir Criston Cole, la Kappa bianca che a lei deve quel mantello, sta vagliando i pretendenti in un atteggiamento affatto compito e con poco riguardo al protocollo e ai pretendenti. Comprensibile che una ragazza di 18 anni, visti i personaggi che le chiedono la mano, sia piuttosto scocciata, ma Rheanyra è un principessa, l'erede al trono. Il suo atteggiamento la rende un po' antipatica. Tra l'altro assistiamo a uno scontro fra un pretendente Braken e un pretendente Blachwood che termina con la morte di uno dei due. Questo scontro fra queste due famiglie rivali delle terre dei fiumi è la nota stonata dell'episodio, non per lo scontro in se, che è pure canonico perché citato nei libri, ma per la conclusione. La morte di un lord o del suo erede dovrebbe far scoppiare una guerra a Westeros, invece, per la seconda volta ci ritroviamo come nella mischia del primo episodio, in una situazione di macelleria, poco comprensibile, anzi un vero e proprio non sense che cozza con la perfezione scenica e narrativa del resto dell'episodio. L'unica spiegazione, a mio avviso, è un voler accontentare la casa di produzione che pensa di attirare un certo pubblico coi momenti truci. Per quanto riguarda il comportamento della principessa, più tardi capiremo il perché la ragazza faccia di tutto per non sposarsi. Quello che viene sottolineato nel secondo frame, ma anche nel primo è il rapporto di intima familiarità con Sir Criston Cole. In continuità con l'episodio precedente il loro rapporto è cresciuto. Sono praticamente tre anni che il cavaliere protegge la principessa. In questo secondo frame Daemon cavalcando Caraxex per fare lo spaccone sbatacchia la nave di Rhaenyra, che sta tornando anticipatamente a casa dal viaggio organizzatole dal padre per trovare marito, Rhaenyra cade, batte la testa ed è soccorsa dal suo cavaliere in bianco. Riconoscendo Caraxes Rhaenyra fa un sorriso, contenta che suo zio sia tornato. E' chiaro che la principessa prova affetto per suo zio, sa che anche lui le è affezionato, tra l'altro l'ultima volta l'aveva messa in discussione come erede...

Nella terza scena Viserys è tutta la co

rte aspettano Daemon nella sala del trono. Anche Rhaenyra è nella sala, incuriosita di rivedere Daemon dopo così tanto tempo, ma anche preoccupata della reazione del padre circa il suo ritorno anticipato. Viserys infatti si accorge della presenza della figlia nella sala e ne è stupito e per niente compiaciuto. 

Daemon arriva, dice che lo hanno soprannominato: Re del mare stretto e aggiunge che l'unico e solo re è suo fratello Viserys, quindi si inchina e gli offre il martello di Drahar, il nutrigranchi e la corona di legno. Viserys chiede, in modo abbastanza interessato, dove sia il Serpente di Mare, Corlys Velaryon, ma il principe risponde che è tornato nella sua Driftmark. E' chiaro che il re non veda l'ora di riappacificarsi col suo vecchio Maestro delle navi, ma intanto riaccoglie nelle sue braccia e nella pace del reame il proprio fratello Daemon. 

Quinta scena, ricevimento in giardino di benvenuto per Daemon. Vyserys e Daemon fanno i compagnoni, snobbano Alicent e poi Rhaenyra, agli uomini non interessano gli arazzi. Intanto scopriamo che le due ragazze si sono riavvicinate, l'una ha compreso la situazione dell'altra. Rhaenyra il dovere a cui è stata costretta Alicent per volontà paterna, Alicent il desiderio di Rhaenyra di non vivere come la madre Aemma morta di parto dopo diverse gravidanze che l'hanno indebolita o come la stessa Alicent, anche lei perennemente obbligata al volere del padre e del re a sfornare possibili eredi, non si sa mai...  In questo momento di intimità fra le ragazze ci è più chiaro il comportamento di Rhaenyra nella prima scena, che fa chiaramente dell'ostruzionismo alla ricerca di un re consorte.

Intanto, Daemon osserva la nipote, è cresciuta, ma sembra smarrita. Rhaenyra finalmente sola con Daemon confida allo zio le sue paure sul matrimonio e sul sesso. I due sono sempre stati complici,  lui è lo zio/fratello maggiore che vive mille avventure e porta regali, il principe che tutte le bambine vogliono sposare da piccole, l'adorabile canaglia, The Rogue prince.

Daemon osserva alla nipote che anche se quella della madre Aemma è stata una tragedia la sessualità è qualcosa di piacevole al di là del procreare, Rhaenyra gli ricorda che lui ha una moglie nella "Valle", altro esempio di matrimonio "ben riuscito"... Non c'è da stupirsi, viste le realtà coniugali intorno a lei se Rhaenyra fugga tale incombenza. 

Nella scena seguente la principessa è nel solarium col concilio dove è chiaro che il padre e i consiglieri, preoccupati del possibile matrimonio di Laena Velaryon con il figlio del Signore del mare di Bravos, vogliono ricucire i rapporti col Serpente di Mare tramite il matrimonio di Rhaenyra  con Laenor Velaryon, l'aitante ragazzo che cavalcava un drago bianco alle Stepstones. 

Le due prot

agoniste Milly Alcock, Rhaenyra e Emily Carey, Alicent sono bravissime. Non si può non amare entrambe, forti e fragili allo stesso tempo, ciascuna a modo suo. Quest'ultimo episodio è molto bello perché mette nella giusta posizione i pezzi dei tre episodi precedenti e unendosi a questi  definisce il puzzle dei due caratteri femminili.   Entrambe le due giovani donne sono decisamente sole! La scelta di rendere le due ragazze quasi coetanee è azzeccatissima. Sono cresciute insieme come sorelle, si amano, hanno perso le rispettive madri, si confidano e si spalleggiano. Ma non si dicono tutto. Il sangue è più denso dell'amicizia. Alicent Non può non essere un' Hightower, la figlia di suo padre e il suo compito, come donna, è fare ciò che le viene ordinato, ubbidire, sposarsi, procreare, compiacere e attraverso questo esercitare potere, (come nel terzo episodio , Secondo del suo nome, in cui convince Viserys ad aiutare Corlys e Daemon alle stepstones o su come comportarsi con Rhaenyra)  perché è cosi che fanno le donne. La nostra Alicent, dice sempre si, ascolta, pulisce le ferite del marito, è sempre disponibile. Una regina consorte e una Lady perfetta, ineccepibile, ma che si consuma le unghie. Commovente, ci straziamo per lei quando Viserys la prende di notte e quando viene consolata dalla mano di Rhaenyra. 

Rhaenyra, la pu

ntata inizia con lei che si comporta in modo poco regale, molto supponente in quel di Capo Tempesta. Offende un uomo anziano e poi un ragazzino, scoppia una lite feroce e violenta, ma lei vuole solo andare via... Ci sembra antipatica, ma più tardi dalle confidenze con Alicent e con lo zio scopriamo che ha paura, paura del matrimonio e del sesso. Viste le esperienze di sua madre e di Alicent, come biasimarla! E lì, lo zio prende la palla al balzo. Porta la nipote alla scoperta della sessualità, la fa travestire da paggio e le indica un passaggio segreto (passaggio segreto da tenere d'occhio) , vuole far comprendere a Rhaenyra che il sesso è qualcosa di cui non deve avere paura e che può essere molto piacevole e  non finalizzato alla procreazione. Il bollente sangue del drago farà il resto, come lascia a intendere più tardi Viserys ad Alicent. Rhaenyra scopre i suoi sensi, si eccita, Daemon la conduce, la prende per mano, le sussurra cosa fare, lei ama Daemon, ne ama l'audacia, la sfrontatezza, la virilità, è suo complice e confidente fin da bambina. Ora si ritrova a desideralo fisicamente. L'uomo esperto che irretisce la giovane vergine. Il vistonte di Valmont che seduce la piccola Cecille. La ragazza è completamente scombussolata, euforica e accesa di desiderio quando Daemon Targaryen la abbandona nel bordello per andare a farsi passare i bollenti spiriti da tutt'altra parte. 

La ragazza rientra alla Fortezza Rossa e coinvolge nella sua estasi sessuale un incredulo Criston Cole. La sua guardia giurata. Rhaenyra perde la verginità con lui, una scena bella, piacevole, dolce, lei curiosa e determinata, lui titubante ma non troppo, anzi proprio poco. Ama la principessa a cui deve tutto! Il gioco delle scene che si contrappongono fra le due ragazze è eloquente. Da una parte Alicent che pulisce le putritudini del marito, dall'altra Rhaenyra che scopre le piacevolezze della  sessualità con Daemon, poi ancora Alicent costretta a copulare subordinata a Viserys, anche se è stanca ed è tardi. Dall'altra una Rhaenyra che completa la sua esperienza del sesso, perdendo la verginità forse con la persona più giusta e nel posto più adatto con dolcezza e in camera sua. Quella di Rhaenyra è un'innocenza perduta che rimane innocente, bella, maliziosa e delicata al tempo stesso. Quella di Alicent è una continua perdita che consuma l'anima. 

Il risveglio delle due è alquanto turbolento. Otto è pronto a fare la sua mossa, grazie a lady Misaria, la Larva bianca, Sonoya Mizuno, ex amante di Daemon ora signora dei sussurri di Otto,  grazie allo stesso Daemon che se da una parte voleva aiutare Rhaenyra, da bravo "zietto" a liberarsi delle sue paure circa il sesso, dall'altra quando toglie i cappucci a entrambi sta praticamente dicendo a tutta la città chi sono. Così Otto apparentemente costernato, ma evidentemente compiaciuto, racconta a Viserys dove Daemon ha portato Rhaenyra la notte prima. Otto che non vedeva l'ora di vedere diseredata Rhaenyra, racconta, falsamente, al re che i due hanno copulato. Non sappiamo se la copulazione è stata aggiunta da Otto oppure da Misaria. Ma è vero che il Primo poteva limitarsi a dire che i due erano stati visti in giro per i locali malfamati della città e lasciare che fosse l'immaginazione reale a fare il resto. Ma lui era convinto di avere scacco matto.... Non ha fatto però i conti col fatto che Viserys è apparentemente influenzabile, e infatti difende la figlia accusando Otto di spiarla e incolparla ingiustamente. 

Un altro convinto di avere fatto scacco al re è Daemon. Quando abbassa i cappucci per manifestare la loro presenza in città vuole evidentemente che suo fratello lo sappia, infatti quando Viserys, giustamente fuori di sé, lo affronta facendolo sbatacchiare a terra nella sala del trono, non nega la cosa, anzi fa credere  al fratello di aver compromesso Rhaenyra e che per giunta è disposto a sposarla nonostante non sia più vergine, poverino è disposto a sposarla: "Così com'è"....  A prenderla come seconda moglie, una futura regina!  Insomma, Daemon deve ringraziare di essere il fratello del Re altrimenti Viserys lo avrebbe sgozzato. Ma perché Daemon non ha completato l'educazione sessuale della nipote? Beh Daemon è sicuramente, privo di scrupoli, testa calda, ma Rhaenyra è una delle poche persone che ama, certo, a modo suo, in modo disturbato. Infatti quando lei è in preda all'eccitamento e lo cerca, la guarda e fugge via, abbandonandola da sola nel bordello. Complimenti allo zio dell'anno... 

Alicent ha ascoltato la discussione del padre con Viserys e fa chiamare subito la figliastra. E' preoccupata circa le conseguenze sulla reputazione della principessa e quindi possibili matrimoni. Ricordiamo che è un ambientazione simil-medievale,  per cui i matrimoni sono contratti d'affari firmati col sangue delle vergini date in sposa. Alicent chiede spiegazioni, la principessa gioca con la verità. Giura che con Daemon non è successo niente, il che è vero, i due si sono solo baciati, non che i baci non siano importanti o non compromettano, ma perché ciò che conta è la verginità, che Rahenyra non ha perso con Daemon, ma con qualcun'altro di cui nessuno, buon per lui, sospetta. Il confronto fra le due ragazze ci mostra come fra le due nonostante un certo riavvicinamento, manchi la fiducia di un tempo. Rhaenyra, ama Alicent, nel terzo episodio si preoccupa che la carrozza possa farle male durante la gravidanza, la conforta comprendendo la sua condizione di prigionia, ma è consapevole che deve stare attenta e che non può fidarsi ciecamente della regina. La regina che è diventata tale dissimulando la verità. Rhaenyra sa che Alicent le è affezionata, ce ne accorgiamo nel terzo episodio quando tenta di parlare con lei per ricucire il rapporto, notiamo la sua sofferenza; difende Rhaenyra con le matrone Redwine e Lannister e in questa puntata l'avverte delle voci confidate a Viserys da Otto. Ma Alicent è sempre la figlia di Otto Hightower, la principessa sa che deve proteggersi, che per quanto lei e Alicent siano affezionate, il rispettivo sangue e il gioco del trono le divide. Alicent imprigionata nella sua condizione di Regina continua ancora a difendere Rhaenyra con Viserys, dice che ha giurato sulla madre e Rhaenyra non è una che mente. Alicent sa che Rhaenyra non è una che dissimula, quella è lei. Rhaenyra è l'unico momento di verità che ha la sua vita. 

Il re non si esime da un confronto con la figlia, che giura che con lo zio Daemon non è successo niente, ma Viserys usa l'accaduto per convincere la figlia, finalmente a sposare  Laenor Velaryon e fare il suo dovere di principessa ed erede. Rhaenyra non può che acconsentire, farà il suo dovere, ma ricorda al padre che Otto Hightower, il suo Primo, vuole farla diseredare per mettere suo nipote Aegon, il figlio di Alicent sul trono, anche Viserys non può esimersi dal suo dovere. 

E così arriviamo  al  confronto fra Viserys , un grande Paddy Consedine e Otto, un altrettanto grande Rhys Ifans. Il re ringrazia il suo primo per i servigi resi a lui e al reame, dice che è stato Otto a insegnargli a fare il re, ma fa capire a Otto che in questi anni di collaborazione lui non è stato così stupido da non capire le macchinazioni del primo cavaliere per accrescere la sua influenza e il suo potere. L'essere diventato primo dopo la morte di Baelon, l'aver spinto Alicent nelle  stanze di Viserys subito dopo la morte di Aemma, in altre parole, dice a Otto che lo ha lasciato fare, ma che adesso Otto ha toccato Rhaenyra, sua figlia, la sua erede per mettere il figlio di Alicent sul trono, questo non è possibile. Il Re licenzia il suo primo cavaliere, un Otto palesemente incredulo. 

Nell'ultima scena Rhaenyra è nelle sue stanze quando giunge il Gran Maestro Mellos a portarle, per ordine del Re, il The della Luna. Il the della Luna è una bevanda che ha la funzione della pillola del giorno dopo.  Serve a non permettere al corpo di produrre "effetti indesiderati". Tra l'altro è molto complessa da preparare e se non nella giusta misura può portare alla morte la donna che la beve. Con la "bevuta in sospeso"... di Rhaenyra si conclude l'episodio. 

Quali conseguenze ci saranno? Il Re del mare stretto è tornato e ha portato il caos, quali voci gireranno sulla notte di Rhaenyra in città?  Sir Harwin Strong, Ryan Corr, figlio del maestro delle leggi e Cappa d'orata, dirà qualcosa? Rhaenyra ha bevuto il suo The? Otto andrà via in buon ordine o scatenerà maldicenze sulla principessa? Intanto, al momento i draghi li vediamo col contagocce, ogni puntata, un sospiro, un sorriso, e poi una delusione per non venerne di più e più a lungo. Caraxes fa scena, ma sempre lui... 

La regia di questo episodio ha una narrativa elegante, la regista Clare Kilner ci racconta la scoperta della sessualità dal punto di vista delle due protagoniste con un occhio attento, intimo e garbato, senza mai essere pruriginosa. Se non fosse per la prima sequenza a capo tempesta la puntata avrebbe raggiunto la perfezione. L'ultima scena ci lascia in sospeso col desiderio e l'ansia di sapere cosa accadrà e di non vedere l'ora che siano le tre del mattino di Lunedì 19 settembre. 

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