sabato 23 luglio 2022

Characters and History: Robert


 GRR Martin ha dichiarato più volte  che per la struttura di Game of thrones si è ispirato alla guerra di successione inglese "La guerra della due rose" e anche gli stessi personaggi e situazioni richiamano quella parte di storia. In un podcast del 2016 con la partecipazione di Martin e di storici, sopra il video, si è fatta un'analisi sui protagonisti e i loro parallelismi storici. ⁰




Robert Baratheon, rappresenterebbe  Edoardo IV . Edoardo di York spodestò Re Enrico VI Plantageneto/Lancaster, detto il Re Folle. Come Robert Baratheon.




Edoardo IV regnò per circa 15 anni come Robert. 
Edoardo IV di York aveva due fratelli minori. Robert ha due fratelli minori.
Il suo regno si interruppe per qualche mese, quando suo fratello Giorgio Plantageneto di York duca di Clarence si ribellò e si fece incoronare Re.  Edoardo  lo sconfisse, uccise e ritornò sul trono. Questa parte non è proprio uguale alla Vicenda di Re Robert, in quanto la ribellione che vinse Robert fu quella dei GreyJoy.
Alla morte di Robert, gli succedette il figlio Edoardo V che era ancora un bambino. Così come Joffrey succede a Robert. La reggenza, essendo il re minorenne, non aveva più di 12 anni, fu assunta dallo zio Riccardo di York, che però imprigionò il bambino insieme al fratellino nella torre di Londra, poco dopo i principini sparirono, sicuramente uccisi dallo zio Riccardo. Riccardo si fece poco dopo incoronare come Riccardo III. Ebbene in ASOIAF Tyrion in un certo senso diventa reggente, "Primo Cavaliere" e poi viene accusato di aver avvelenato il RE. Certo nella storia di Martin Joffrey è antipatico e stronzo e abbiamo gioito della sua morte, mentre lo zio Tyrion subisce un processo e fugge da reietto.
Altra similitudine Edoardo IV era un donnaiolo e un bevitore, così come Robert.




Edoardo IV ha delle similitudini con un altro personaggio di ASOIAF/GOT e Robert Baratheon ha qualcosa in comune con un altro protagonista della storia delle "Due Rose". 

House of the Dragon, ancora una volta la storia inglese è musa e protagonista.

 











La sera tra il 21 e il 22 agosto 2022, in prima mondiale sulle piattaforme HBO
negli USA e SKY /NOW in Europa, assisteremo alla prima puntata della serie HOUSE OF THE DRAGON spin off e prequel della serie Game of Thrones/Il trono di spade.

In una recente Intervista, sotto il link, Martin ha dichiarato che per House of the Dragon si è ispirato a quel periodo storico inglese detto "L'anarchia", 1135-1154 nel quale la regina Maud figlia di Enrico I Plantageneto si contendeva e alternava al  trono con re Stefano, nipote dello stesso Enrico. Maud divenne erede di Enrico dopo che suo fratello era deceduto durante una traversata del canale della Manica, per cui il Re nominò erede Matilde, che oltre ad essere donna era per matrimonio imperatrice del sacro romano impero. Tutto ciò avrebbe dovuto, creava problemi per l'accettazione delle sue rivendicazioni. Enrico I  provò a risposarsi, ma l'unione non generò figli. Alla morte di Enrico I il trono  fu rivendicato da Stefano. Iniziò così l'anarchia, una guerra di successione che durò circa vent'anni. Questo periodo della storia inglese è raccontato nel Romanzo di Ken Follet "I Pilastri della Terra" da cui è stata tratta l'omonima serie televisiva. 
Questa nuova serie è la trasposizione televisiva di una parte del volume appendice delle "Cronache"/ ASOIAF, ovvero il compendio storico FIRE & BLOOD , che racconta le vicende della dinastia Targaryen dalla conquista di Aegon I, detto il "Conquistatore, al regno di Aegon III. 
La seria racconterà vicende che ebbero luogo circa 200 anni prima di quelle di GOT. Per l'esattezza la guerra di successione Targaryen detta "La Danza dei Draghi". 

 Non mancano però come per la saga principale, i riferimenti  anche per questa storia alla" Guerra delle Due Rose" inglese, cioè la guerra di successione che si svolse in Inghilterra fra il 1455 e il 1485. 
Nella "Guerra delle due Rose"  i contendenti erano i Rossi e i Bianchi e nonostante la distinzione di colori erano tutti parenti, per l'esattezza fu una "disputa" piuttosto fratricida. 
In House of The Dragon avremo da una parte i Neri dall'altra i Verdi. I contendenti sono tutti figli e nipoti diretti del Re Viserys I Targaryen. Nella Guerra delle due Rose i contendenti erano tutti nipoti di Edoardo III Plantageneto, che aveva generato troppi figli e di conseguenza troppi discendenti che avevano le "carte in regola" per pretendere il trono. Inoltre, così come nella guerra storica a tenere le fila delle due fazioni erano due regine, così nella vicenda fantasy le redini delle "Danza" sono tenute dalle due regine: Rhaenyra per i neri e Alicent HighTower per i verdi.  

Ci sono altri fattori comuni fra La Guerra delle Due
Rose e La Danza dei Draghi, ma sarebbero spoiler; c'è da dire che a differenza di GOT è già tutto scritto, per cui, se proprio non resistete, c'è il libro Fire & Blood"!.



venerdì 22 luglio 2022

Characters and History: Daenrys









GRR Martin ha dichiarato più volte  che per la struttura di Game of thrones si è ispirato alla guerra di successione inglese In un podcast del 2016 con la partecipazione di Martin e di storici, sopra il link, si è fatta un'analisi sui protagonisti e i loro parallelismi storici.



Daenerys nella struttura del racconto è Enrico VII Tudor. Perché Enrico VII Tudor? Enrico Tudor ultimo discendente dei Lancaster visse la sua giovinezza in esilio in francia perseguito da sicari e avvelenatori dei nemici York.  Come Daenerys e suo fratello Viserys. Il simbolo dei Tudor è un drago rosso; i Tudor erano grandi feudatari del Galles, il Galles era la loro roccaforte in Inghilterra e la bandiera dell Galles ha come simbolo un drago rosso. Il drago era anche il simbolo del mitico  Re Artù Pendragon, letteralmente Artù testa di drago. Re Artù nella leggenda è il primo Re per volere divino, pertanto il drago è simbolo di Regalità. Il simbolo della casa Targaryen è un drago rosso a tre teste, Daenerys non solo è una Targaryen, ma ha tre draghi vivi. Enrico Tudor vinse l'ultima battaglia contro gli York approdando in Inghilterra con truppe mercenarie non inglesi e poi alleandosi con alcuni feudatari della rosa rossa. Il simbolo dei Lancaster è la Rosa Rossa, quello degli York la Rosa Bianca, ecco perché la guerra di successione inglese del 1455-1485 si chiama Guerra delle Due Rose. Daenerys presumibilmente, così come nella serie, approderà con le sue truppe "mercenarie" a Westeros. Enrico VII Tudor pare fosse predestinato a diventare Re, in quanto c'erano delle profezie, cosi come per Re Artù. Anche su Daenerys ci sono varie profezie. 
Questi sono i paralleli. 
Speculazione, se tanto mi da tanto, e Daenerys è Enrico VII Tudor, allora è lei la predestinata a conquistare, o meglio, riconquistare Westeros, unire e pacificare il reame dopo una lunga guerra. Inoltre Enrico sempre per pacificare e riunire l'Inghilterra sposò Elisabetta di York. Chi sposerà la nostra Madre dei Draghi?  



Annotazione  Lo zione mischia anche le varie situazioni, per cui come scriverò in altri post, Enrico settimo Tudor ha qualcosa in comune anche con altri personaggi di ASOIAF.








mercoledì 20 luglio 2022

Una passione /ossessione

A song of ice & Fire 🔥, è diventato il mio lai motiv. Adoro la scrittura di GRR MARTIN. I cinque libri delle cronache sono un capolavoro. Lo saranno anche se la saga dovesse rimanere incompiuta. Certo se succedesse sarebbe straziante. Gli ultimi due libri sono necessari come un corso d'acqua. Un corso che arricchisce un giardino di rami intricato ma definiti e robusti. Dove i personaggi sbocciano in fiori dalle forme più diverse e con colori dai toni forti. Una storia epica dove creature mitologiche, draghi metalupi, si mischiano a fatti simil storici in un equilibrio perfetto tra umano e magia.
La serie HBO alimenta l'ansia dell'attesa degli ultimi due libri, anzi che placarla. Nelle appendici, Fire and Blood, Il mondo del ghiaccio e del fuoco e Il cavaliere dei 7 regni si nascondono i segreti di ciò che potrebbe essere una delle chiavi del nostro agognato vero finale. Buon notte "mia" ossessione" /passione. 

mercoledì 6 luglio 2022

A DANCE WITH DRAGONS, le scelte di Daenerys: parte 1








Come scrivono Elio M.Garcia e Linda Antonasson nella prefazione al libro di Henry Jacoby "La filosofia del trono di spade"2012 :"[... Martin presenta la complessità morale  di individui e società estremamente realistici. Pur ispirandosi ai successori di Tolkien (il padre del Fantasy Epico)l'autore ha adottato un metodo assai diverso...]. Martin si sofferma, esplica il lato più oscuro della natura umana e della società.

A Dance With Dragons è dei 5 libri pubblicati della saga, sicuramente, il più politico. Quando Daenerys arriva alla Baia degli schiavisti non ha intenzione di liberare gli schiavi, ma di acquistare un esercito. Come sappiamo, Dany non acquista ma conquista gli immacolati. E' la conoscenza con gli Immacolati, il modo in cui vengono trasformati in guerrieri spietati e imbattibili a maturare nella madre dei draghi l'intenzione di liberare gli schiavi. 

Il nome della nostra regina è Daenerys Stormborn  cioè "Daenerys nata dalla tempesta", appellativo pare dovuto alla notte di tempesta che patrocinò la nascita della principessa Targaryen. Uno degli elementi principali della scrittura di G.R.R. Martin è l'importanza della parola, ogni parola non è scritta a caso, non è un orpello, ma è perfettamente studiata per essere inserita nell'intreccio e avere un significato. Daenerys non è solo nata in una notte di tempesta, ma porterà tempesta, una tempesta che non riguarda solo le conquiste e le guerre, ma, soprattutto, la tempesta del cambiamento. 

Il mondo costruito dall'immaginario dello zio George è un'allegoria del nostro alto-medioevo; la nostra società si è evoluta attraverso lo scontro, uno scontro violento in cui si affermavano nuove idee e avvenivano riassetti politici. 

I Meerensi avevano lasciato lungo la strada per la loro città un biglietto da visita grondante sangue.  Oltre a fare letteralmente terra bruciata per non permettere all'esercito di Daenerys approvvigionamenti, avevano crocifisso ad uso pietra miliare 163 bambini schiavi, 163 innocenti immolati vivi, per mostrare il loro potere, il disprezzo e cosa spettava a Dany e al suo seguito. Un tale orrore più che spaventare la madre dei draghi monta la rabbia e la caparbietà della Khaleese. 

Daenerys(...) "A cosa serve un Re se non a proteggere coloro che non possono farlo da soli".  Libro terzo ASOS. Per Daenerys quegli innocenti, quei 163 bambini crocifissi sotto il sole cocente, lasciati a morire sviscerati e mangiati dai corvi reclamano giustizia.  Ecco il cambiamento: Daenerys da voce a chi non ce l'ha. Gli schiavi per i loro padroni, e non solo, non sono esseri umani, ma oggetti, materiale di carne.  Gli Immacolati di Astapor di fatti non hanno nome ( sono costretti a cambiarlo ogni giorno, quindi è come non averlo) è Daenerys a ridare loro un nome, l'umanità. Presa Meeren Dany vendicherà i 163 innocenti crocifiggendo 163 padroni nella piazza. I Meerensi la odieranno per questo. Delle famiglie sono state colpite, ritrovandosi senza un padre, un fratello...  Ma il vero problema, non è tanto l'uccisione dei 163 padroni, quanto l'aver messo sullo stesso piano schiavi e padroni. E' questa la tempesta, la rivoluzione. 

Qualcuno commenterà che la giustizia sommaria è sbagliata, ma pensiamo al contesto della storia: Rob Stark inizia una guerra per vendicare una sola persona, suo padre, un grande lord, per questo migliaia di contadini, cavalieri ecc... moriranno, saranno sacrificati. Il lord è più importante di migliaia di vite. Daenerys ribalta questo assunto nel momento in cui giustizia un padrone per ogni bambino schiavo. 

Più tardi, la nostra regina metterà in discussione, con se stessa,  anche questa scelta, riflettendo sul modo migliore di esercitare la giustizia. 

Le sue migliori intenzioni verranno ostacolate dall'alleanza fra le città "libere" contro di lei.

Ma perché queste città assediano Meereen? Dany non le ha toccate, sta da tutt'altra parte. Ebbene il mondo di Martin è un mondo "globalizzato". Quello che succede da una parte del mondo colpisce anche l'altra parte (In un certo qual modo,  era così anche nel Medio-Evo, per quanto le strade fossero impervie). Colpisce gli interessi economici dei magistri/mercanti che esercitano l'oligarchia (potere di pochi) nelle loro città e  mette in  discussione un sistema sociale che si regge sulla superiorità di pochi e  l'assoggettazione di molti. Non a caso l'appellativo:  Città "Libere" è un ossimoro. Gli schiavi di Essos sono la forza lavoro, l'energia che fa muovere le cose, nel mondo moderno contemporaneo equivale all'energia elettrica o al petrolio. Senza l'elettricità o l'energia fossile il nostro mondo si fermerebbe. Nel mondo di Martin come nell'antichità o nel medioevo è la forza lavoro umana che fa muovere le cose. Soprattutto ad Essos dove sono gli schiavi che fanno i lavori più umili, ma necessari. 

  


L'Eletta

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